MOSHE FELDENKRAIS®

Il Metodo prende il suo nome dal fondatore, Moshe Feldenkrais.

Nato nel 1904 nella piccola città russa di Baranowitz da famiglia ebrea, a 14 anni parte da solo, unico ragazzo in un gruppo di adulti, per la Palestina, allora occupata dagli inglesi. In Palestina si interesserà al ju-jitsu, un’arte marziale sulla quale elaborerà personali variazioni. Da adulto riprende gli studi, si laurea in fisica applicata e in ingegneria alla Sorbona di Parigi, città in cui diventa collaboratore di Frédéric Joliot-Curie nella ricerca delle particelle subatomiche e dove conosce Jigoro Kano, padre del judo, con il quale collaborerà, fino a diventare cintura nera e a fondare il primo judo club parigino. Costretto a fuggire dalla capitale francese nel 1940, si rifugia in Inghilterra. Un vecchio trauma sportivo riportato al ginocchio si fa risentire e diventa invalidante. Rischia la sedia a rotelle, ma anche la prospettiva di un intervento chirurgico non offre alcuna sicurezza di guarigione. Decide di provare attraverso il riposo assoluto, che gli dà la possibilità di approfondire studi di anatomia, neurofisiologia, biomeccanica, evoluzione del movimento umano assieme a una minuziosa auto-osservazione per scoprire le relazioni tra il sistema nervoso e il sistema muscolare. Dopo due anni la sua gamba funziona di nuovo e Feldenkrais aveva gettato le basi del Metodo che porterà il suo nome. Nel 1949 pubblica il suo primo libro, “Corpo e comportamento maturo”, in cui espone in modo organico le sue teorie, verso un approccio somatico globale per il miglioramento delle funzioni umane nell’unità corpo-cervello-ambiente, allora rivoluzionario e ancora all’avanguardia rispetto a visioni tradizionali meccanicistiche, oggi sempre più convalidato dai più recenti studi neuroscientifici, neurobiologici e di psicologia (Antonio Damasio, Michael Merzenich, Norman Doidge, Peter Levin, Bessel Van Der Kolck, Rodolfo Llinas…).

Feldenkrais ritorna in Israele all’inizio degli Anni 50, dove propone le sue lezioni a personaggi illustri, come David Ben Gurion, Margaret Mead, Peter Brook, Julius Erwin, Yehudi Menuhin, Leonard Bernstein, Moshe Dayan, Karl Pribram, Jean Houston, Robert Masters. Da allora fino alla morte, avvenuta nel 1984, tiene corsi e conferenze in varie parti del mondo, formando i primi insegnanti. Oggi la comunità degli insegnanti del Metodo Feldenkrais® è coordinata dalla IFF (International Feldenkrais Federation) e gli standard qualitativi della professione sono controllati dall’EuroTAB Council e Euro TAB. In Italia i professionisti sono riuniti nell’Associazione Italiana Insegnanti Metodo Feldenkrais (AIIMF), associazione senza scopo di lucro che diffonde e tutela il patrimonio di Moshe Feldenkrais e garantisce la deontologia professionale, distribuita attraverso Filiali Regionali in tutta Italia. L’AIIMF è inserita nell’elenco Mi.S.E.(Ministero dello sviluppo economico) secondo la legge 4/2013. ll nostro agire è determinato dall’immagine che abbiamo di noi stessi. Io mangio, cammino, parlo, penso, osservo e amo a seconda di come mi sento. Questa immagine dell’Io, che ognuno di noi si crea per se stesso, è in parte ereditata e in parte prodotta dall’educazione; una terza parte è il prodotto dall’autoeducazione. (Moshe Feldenkrais)